Verrà il tempo in cui,
con esultanza,
saluterai te stesso giunto alla tua porta,
davanti al tuo specchio,         
entrambi sorridenti all’altro che ti accoglie,
e pronti a dirvi, siedi. Mangia.
E amerai di nuovo lo straniero che sei stato.
Offri vino. Offri pane. Offri il tuo cuore      
a sé, allo straniero che ti ha amato
tutta la vita, e che hai ignorato
per un altro che ti sa a memoria.
Dallo scaffale togli le lettere d’amore,
le foto, gli appunti disperati,
pela dallo specchio la tua immagine.
Siedi. Con la tua vita saziati.
                                                                       (traduzione Anna Rusconi)

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