Un fondamentale contributo alla sua diffusione è stato offerto da Giotto, grazie al famoso affresco collocato nella Basilica superiore di Assisi (dipinto tra il 1290 e il 1295), che riproduce la scena con tocchi di grande poesia: il Santo è rappresentato invecchiato e il suo volto esprime una grande dolcezza.
Questo episodio è riportato nelle Fonti, narrato da san Bonaventura: «Andando il beato Francesco verso Bevagna, predicò a molti uccelli; e quelli esultanti stendevano i colli, protendevano le ali, aprivano i becchi, gli toccavano la tunica; e tutto ciò vedevano i compagni in attesa di lui sulla via».
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