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quarta-feira, 15 de dezembro de 2010

Annuncio ad Anna


Mentre prega in stanza della sua casa, Anna riceve l’annuncio della sua maternità. Sulla sinistra della scena, in una stanza adiacente, una domestica è intenta a filare. È una delle più poetiche scene del ciclo. Giotto segue probabilmente la versione dello Pseudo Matteo secondo cui un angelo compare improvvisamente ad Anna in preghiera dicendole: ”Non temere Anna, Dio ha stabilito di esaudire la tua preghiera. Chi nascerà di te, sarà di ammirazione per tutti i secoli” (PM 2, 3-4), e la interpreta come una classica Annunciazione. Il clima tuttavia non è sacro, ma decisamente terreno, trasferito in un interno di stampo borghese tra umili oggetti e persone semplici. L’episodio si svolge in una costruzione dall’architettura dal gusto classico, dove nel timpano due putti alati sorreggono un busto del profeta Isaia. Molti sono gli elementi del costume e dell’arredo trecentesco, come il baule, il letto ben fatto, la tenda. Ed è proprio questa attenzione alla quotidianità e all’umanità dei personaggi che fanno di Giotto un grande rivoluzionario. È stato il primo ad usare il “volgare” in pittura dopo secoli di “greco” di arte bizantina. Gli oggetti sono trattati con la minuzia di un fiammingo, basti osservare la spola e il rocchetto, soffitto a cassettoni, la panca, la coperta a righe. Probabilmente Giotto venne anche influenzato dal teatro del suo tempo, da questo si può spiegare l’apparizione dell’Angelo da una quinta teatrale. 

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