CANZONIERE - XIX
Veggio co' be' vostr'occhi un dolce lume,
che co' miei ciechi già veder non posso;
porto con vostri piedi un pondo addosso,
che de' miei zoppi non è già costume;
volo con le vostre ale senza piume,
col vostro arbitrio son pallido e rosso,
freddo al sol, caldo alle più fredde brume.
Nel voler vostro è sol la voglia mia,
i miei pensieri nel vostro cor si fanno,
nel vostro fiato son le mie parole.
Come luna da sé sol par ch'io sia,
ché gli occhi nostri in ciel veder non sanno
se non quel tanto che n'accende il sole.
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